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Assicurazione atti vandalici e risarcimento danni: quali novità?

assicurazione atti vandalici

Hai mai stipulato un’assicurazione per atti vandalici convinto che ti mettesse al riparo da brutte sorprese? Nel farlo, hai letto bene tutte, ma proprio tutte le clausole nel contratto?

Come la maggior parte delle persone, probabilmente no.

Recentemente c’è stata un’importante novità per quanto riguarda l’assicurazione per atti vandalici.

La Corte di Cassazione ha deciso che è nulla, in quanto vessatoria, la clausola di una polizza assicurativa a copertura degli atti vandalici che riduca l’indennizzo spettante all’assicurato se questi non sceglie, per le riparazioni, una carrozzeria convenzionata con l’assicurazione.

È così che la Corte di Cassazione ha recentemente deciso, con l’ordinanza n. 34950/2021, il ricorso presentato dalla compagnia assicurativa Vittoria Assicurazioni S.p.A. per evitare di pagare integralmente il costo, ammontante complessivamente a 3.700,00 euro, della riparazione effettuata sul veicolo danneggiato da un’auto pirata.

Ma vediamo assieme come si è giunti a tale importante decisione.

Assicurazione atti vandalici: la tesi di Vittoria Assicurazioni

La tesi della compagnia assicurativa, in sintesi, era la seguente: io mi impegno a indennizzarti l’intero costo di riparazione del veicolo danneggiato per atti di vandalismo solo se viene riparato presso una carrozzeria con me convenzionata, altrimenti ti pagherò al massimo 2.000,00 euro.

Poco importa se a tale delimitazione del rischio assicurato non corrisponda, per l’assicurato, alcun vantaggio che possa, in qualche modo, controbilanciare il risparmio dell’assicurazione.

Il Giudice di Pace di Torino, in primo grado, aveva dato ragione alla compagnia.

La condanna in Appello e il ricorso in Cassazione

Il Tribunale di Torino, in sede di appello, ha ribaltato la decisione e condannato la Vittoria Assicurazioni S.p.A. a pagare, a favore della carrozzeria con essa non convenzionata, ma che aveva proceduto alla riparazione del veicolo e che aveva acquisito il credito risarcitorio dal proprietario dello stesso, la somma di 1.700,00 euro.

Somma pari alla differenza tra il costo totale di riparazione del veicolo (3.700,00 euro) e quanto concretamente pagato spontaneamente, fino al momento della sentenza, dalla compagnia (2.000,00 euro).

Contro tale decisione, la compagnia assicurativa ha presentato ricorso per Cassazione, sostenendo che il contratto sottoscritto contenesse una clausola per la quale, in caso di riparazione dei danni subiti dal veicolo assicurato a seguito di atti vandalici eseguita presso una carrozzeria non convenzionata, la garanzia avesse i seguenti limiti: “scoperto del 15%, franchigia di 600,00 euro e massimale 2.000,00 euro per sinistro e per anno assicurato”.

Assicurazione atti vandalici: la clausola è nulla perché vessatoria

Per il Tribunale di Torino, però (e per la stessa Corte di Cassazione, che ha confermato la sentenza di secondo grado) una clausola contrattuale così formulata è nulla in quanto vessatoria, poiché provoca un eccessivo squilibrio tra le parti, assicurazione e assicurato, ai sensi delle norme contenute nel Codice del Consumo (art. 36 del D. Lgs. n. 206/’05).

Infatti, sostiene la Corte, la limitazione della libertà di scelta della carrozzeria alla quale rivolgersi si traduce in un vantaggio esclusivamente per l’assicurazione, che risparmierebbe sull’importo massimo da pagare, non essendoci, per contro, altri vantaggi per l’assicurato che possano controbilanciare questa situazione (come, ad esempio, potrebbero essere riduzioni di tariffe).

Una clausola di questo tipo, dice la Cassazione, è vessatoria perché limita, di fatto, la facoltà di scelta dell’assicurato, prevedendo “un trattamento differenziato quanto all’entità del risarcimento conseguibile” a seconda che egli decida di rivolgersi ad una carrozzeria di fiducia o ad una convenzionata con l’assicuratore.

Con questa sentenza si è fatto un importante passo in avanti per quanto riguarda la tutela dell’assicurato.

Il nostro consiglio, prima di sottoscrivere un’assicurazione per atti vandalici, è di leggere sempre attentamente quanto ci viene proposto, anche le clausole che sembrano più insignificanti, per non trovarsi poi di fronte a brutte sorprese in sede risarcitoria.


 

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